«IL TAR della Calabria ha rigettato il Ricorso di una giovane coppia di Trebisacce contro l’Ordinanza di demolizione, disposta dall’Ufficio tecnico comunale, di una recinzione… ricadente su suolo pubblico, sulla centralissima via Rendano…». Ne ha dato notizia, in questi termini, il sindaco Francesco Mundo. «Non solo – scrive il primo cittadino virgolettando la decisione del Tar – la SCIA (la richiesta di permesso di costruire) era priva del necessario titolo di proprietà, ma… l’Ordinanza di demolizione di opere abusive – secondo il Tar – non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico alla bse del provevdimento… Tale pronunciamento, – commenta il sindaco Mundo dopo aver ringraziato l’avvocato Pierfrancesco De Marco in qualità di patrocinatore delle ragioni dell’ente – conferma non solo l’infondatezza del Ricorso, ma legittima l’operato dell’amministrazione comunale diretta alla salvaguardia del territorio e della legalità. La stessa Sentenza – conclude il primo cittadino chiamando in causa la Minoranza che avrebbe alimentato la polemica – pone così fine a stucchevoli polemiche, sollevate anche da qualche consigliere comunale di Opposizione che, anziché sostenere l’attività amministrativa diretta al controllo del territorio e all’applicazione della legge, ha rilasciato, come al solito, dichiarazioni estemporanee ed inopportune solo per tutelare giovani amici e cercare di infangare la correttezza del sindaco e dell’Ufficio Tecnico. Tentativo risultato vano e senza effetti!». E’ difficile immaginare che il pronunciamento del Tar possa porre fine alle polemiche, specie se si considera il tono del commento da parte del primo cittadino.
Pino La Rocca