Il Sindaco Papasso in prima linea insieme ai giovani del territorio. Presenti anche il Sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza.
CASSANO – “E mo’ bast!”,  questo lo slogan che è stato gridato ad alta voce stamani da giovani e meno, da bambini, ragazzi ed adulti del Comune di Cassano All’Ionio nella marcia organizzata per dire no ad ogni forma di violenza ed illegalità nel territorio. L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’Associazione “Patrioti Briganti” di Lauropoli e dal Comune di Cassano All’Ionio, guidata dal Sindaco Giovanni Papasso, dopo l’omicidio di padre Lazzaro che ha seguito  di poco più di un mese quella del piccolo Cocò, il bambino ucciso e bruciato insieme al nonno e alla compagna dell’uomo. Il corteo è partito stamani alle ore 9, da piazza Laura Serra a Lauropoli e si è concluso davanti il palazzo comunale di Cassano all’Ionio. Come detto tanti i partecipanti, tanti anche i rappresentanti istituzionali presenti, ad iniziare dal Sindaco della città Giovanni Papasso, che ha voluto essere il prima linea con i ragazzi di Cassano All’ionio. Presenti anche i consiglieri regionali Mario Franchino, Domenico Guagliardi e Gianluca Gallo; il consigliere provinciale Mario Melfi, il Sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, unitamente al collega Sindaco di Francavilla Leonardo Valente. Presente anche l’intera Giunta municipale di Cassano All’Ionio ed i consiglieri comunali tutti, guidati dal Presidente del Consiglio municipale  Mario Guaragna. «Con la manifestazione di stamani – ha sottolineato il presidente di “Patrioti Briganti”, Antonio Golia – abbiamo voluto far sentire la nostra voce, affinché ciascuno si senta in dovere di metterci la faccia. Siamo scesi in strada per riappropriarci del territorio e della dignità come cittadini cassanesi, fieri di esserlo. “E mo’ bast!”. Basta al degrado sociale, etico e morale che attanaglia la nostra dolce/amara terra da ormai troppo tempo. “E mo’ bast”. Basta anche con queste banalità, con questi luoghi comuni. Basta con la rassegnazione, l’assuefazione e l’indifferenza, che sono i più pericolosi cancri sociali. Vogliamo far sentire la nostra voce affinché ciascuno si senta in dovere di volerci mettere la faccia».
Come detto affianco ai tanti che hanno animato il corteo c’era il Sindaco di Cassano All’Ionio Giovanni Papasso che forte ha gridato: «Adesso basta alla criminalità e soprattutto basta a tanta disattenzione da parte delle Istituzioni regionali e nazionali. Possiamo fare tante manifestazioni come queste – ha avvertito il Sindaco Papasso – ma non avranno molta utilità se poi lo Stato e la Regione continueranno a lasciarci soli. Per tagliare l’ossigeno alla criminalità organizzata in Calabria e nel nostro territorio bisogna creare qui opportunità lavorative per i nostri giovani, programmare un riscatto sociale per dare una speranza nuova di un futuro diverso. La criminalità si alimenta del disagio e della povertà della gente, per combatterla occorre dunque l’intervento concreto dello Stato. Ringrazio l’Associazione “Patrioti Briganti” per aver ideato questa iniziativa, a cui noi Comune abbiamo subito aderito. Insieme a loro, insieme a tutta la gente onesta di Cassano All’Ionio possiamo e dobbiamo ribellarci ad ogni forma di violenza ed illegalità. Mai come in questo momento, occorre mettere da parte ogni inutile divisione e stringerci, invece, tutti insieme nel nostro Comune per dare risposta forte a chi invece vorrebbe indebbolirci».
Sulla stessa lunghezza d’onda il Sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza: «Non potevo non essere qui – ha detto – quando i ragazzi, così come a Cassano o a Lamezia, ci dicono di muoverci, noi Istituzione non possiamo che non farlo ed essere insieme a loro. Purtroppo spesso noi Sindaci siamo soli ed allora tutti insieme rivendichiamo l’aiuto dello Stato per Cassano ma anche per tutta la nostra Calabria. La mafia, l’illegalità non devono avere il sopravvento. Nei prossimi giorni intitoleremo il nostro auditorium comunale a due bimbi vittima della mafia: il piccolo Dodò ed il piccolo Cocò».
Il corteo, giunto a Cassano All’Ionio, dopo aver percorso il corso principale e giuntò alla Cattedrale ed innanzi al Vescovado per poi culminate in Piazza Municipio, laddove si sono susseguite le testimonianze e gli interventi di tanti.
Da Cassano dunque è stato ancor di più rilanciato il messaggio “Mo Basta all’illegalità ed alla violenza”.
Cassano all’Ionio, lì 8 marzo 2014
                                                                                               Ufficio Stampa del Sindaco  – Il Portavoce