In agitazione gli amministratori locali e le popolazioni dell’Alto Jonio perché l’inarrestabile soppressione di treni e di autobus rischia di marginalizzare sempre più strada il comprensorio e di relegarlo sempre più al destino della periferia. L’ultimo colpo di mannaia, vibrato dal Consiglio di Stato che, respingendo il ricorso presentato dall’azienda Saj, ha abolito la corsa di autobus Rocca Imperiale-Trebisacce-Catanzaro che da oltre 40 anni collegava l’Alto Jonio a Catanzaro. Un collegamento, questo, ritenuto essenziale sia per recarsi presso gli uffici regionali dislocati nel capoluogo, sia per raggiungere gli ospedali concentrati anch’essi a Catanzaro. Il sindaco di Trebisacce Francesco Mundo, accogliendo la protesta di tutti i comuni, da Rocca fino a Cassano, ha convocato a Trebisacce un incontro dei sindaci al fine di discutere dei tagli ai trasporti su gomma ed in particolare di quelli, diretti, tra l’Alto Jonio, la Sibaritide e Catanzaro. Tutti i partecipanti all’incontro, secondo una nota redatta dal primo cittadino di Trebisacce, hanno stigmatizzato con forza le scelte operate dalla Regione che ancora una volta penalizza la Sibaritide e l’Alto Jonio relegandoli sempre più al ruolo di periferia. Al termine i sindaci hanno sottoscritto un documento congiunto, inviato al neo-Sottosegretario alle Infrastrutture Nencini, al Sottosegretario alla Protezione Civile Dima, al presidente della Giunta Regionale Scopelliti, all’assessore ai Trasporti Fedele, ai consiglieri regionali Principe, Franchino e Gallo e a tutta la deputazione calabrese, in cui l’ennesimo taglio viene definito «un danno enorme per tutti i comuni dell’Alto Jonio, soprattutto quelli delle aree interne, già di per sé emarginati per via della precarietà dei collegamenti, che non potranno più usufruire di un collegamento stradale pubblico, diretto e veloce, con il capoluogo di Regione, con conseguenti risvolti negativi anche di natura economica e occupazionale per il personale utilizzato dalla ditta Saj. Per questi motivi, – si legge ancora nel documento – ritenendo tale scelta lesiva del diritto alla mobilità pubblica, tutti i 16 sindaci presenti esprimono una forte protesta per l’iniqua soppressione di un servizio ritenuto essenziale e chiedono con urgenza l’immediata riattivazione della linea veloce di autobus Rocca-Trebisacce-Catanzaro con fermate intermedie nei comuni attraversati dall’autobus. Chiedono pertanto ai rappresentanti istituzionali in indirizzo una opportuna iniziativa politica presso gli organi competenti, diretta alla soluzione del problema e ad evitare in futuro ulteriori spoliazioni di servizi a danno di un territorio che risulta già fortemente provato dalla chiusura dell’ospedale di Trebisacce, dalla soppressione delle linee ferroviarie e dalla mancanza di una seria programmazione di interventi strutturali e infrastrutturali».
Pino La Rocca