Emergenza-rifiuti: l’Alto Jonio non vuole essere assimilato al resto della Calabria anche perché, almeno da questo punto di vista, rappresenta un’isola felice grazie alla lungimiranza dei sindaci che hanno investito energie e risorse nella raccolta differenziata che si rivela determinante per ridurre i volumi dei rifiuti e grazie anche alle popolazioni locali che hanno risposto all’appello con una condotta virtuosa. Lo ha scritto il vice-sindaco di Roseto Capo Spulico Rosanna Mazzia a nome dei sindaci e degli amministratori dell’Alto Jonio dopo aver assistito alla trasmissione televisiva “Striscia la notizia” che ha raccolto la rabbia delle popolazioni di Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia e proiettato immagini a dir poco allucinanti di una situazione che oggi non ha niente da invidiare a quella di Napoli di qualche anno addietro. In realtà è sotto gli occhi di tutti l’emergenza rifiuti in tutta la Calabria: tonnellate di spazzatura accatastate dappertutto, per le strade, nelle piazze, davanti agli ingressi degli ospedali, davanti alle scuole ed agli asili, vere montagne di rifiuti che ormai raggiungono i balconi delle case, con evidenti problemi igienico-sanitari e rischi latenti di infezioni e di pestilenze dovuti anche alle alte temperature di un inverno che non è mai arrivato. Una situazione davvero insostenibile, con la gente che lamenta esasperata la chiusura delle discariche perché sature e si scaglia contro la classe politica calabrese che non ha saputo, o voluto, affrontare e risolvere il problema dando vita ad un sistema integrato e complessivo per lo stoccaggio dei rifiuti e, ad onor del vero, anche per colpa di tantissime amministrazioni comunali che non hanno puntato sulla raccolta differenziata disattendendo peraltro alle direttive emanate dal Commissario Straordinario e sottoponendo le casse comunali, e quindi i cittadini stessi, a pagare oneri raddoppiati per la gestione dei rifiuti. Come è ormai noto in Calabria i rifiuti vengono smaltiti per lo più nell’unica e grande discarica di Pianopoli (CZ) che, tra crolli, allagamenti e i sit-in degli abitanti di quel comune, rimane chiusa nonostante le rassicurazioni dell’assessore regionale all’Ambiente Pugliano. «Però l’Alto Jonio – scrive l’avvocato Rosanna Mazzia – non ci sta ad essere assimilato alla situazione disastrosa che si registra un pò dappertutto, altrimenti c’è il rischio di alimentare qualunquismi, disinformazione e la solita chiacchiera che rischia di travolgerci tutti: basta infatti attraversare il corso del fiume Crati – scrive il vice-sindaco di Roseto – per rendersi conto del grave problema che da anni stiamo vivendo nella nostra regione, che esce da 15 anni di commissariamento in cui poco o nulla è stato fatto per dotarla delle infrastrutture necessarie allo smaltimenti dei propri rifiuti, con costi economici, sociali e ambientali catastrofici. Tra i tanti commenti letti però sul web – aggiunge Rosanna Mazzia nelle vesti di assessore all’Ambiente – non ne ho letto alcuno che nel quale venisse evidenziato che l’Alto Jonio non vive e non ha mai convissuto con questa emergenza. Casualità? Magia? Intervento divino? – si chiede ironicamente Rosanna Mazzia – Evidentemente no: semplicemente i sindaci di questo territorio, il nostro sindaco, il mio assessorato, come quello di tutti gli altri paesi del comprensorio, abbiamo lavorato bene, dedicando energie e risorse ad una oculata gestione dei rifiuti, assumendoci responsabilità formidabili ma tenendo al riparo i cittadini e l’ambiente da questa vergogna sociale. Non sottolinearlo – conclude l’avvocato Mazzia – sarebbe ingiusto e toglierebbe la voglia di continuare a quanti la politica la fanno con passione e con impegno…».
Pino La Rocca