Si arroventa, col passare dei giorni, il clima attorno alla vertenza degli addetti alle pulizie delle scuole che entro la fine di questo mese si troveranno in mezzo a una strada. Crescono perciò le preoccupazioni e le prese di posizione dei sindaci e degli esponenti politici della zona per una “grana” che rischia di mettere sul lastrico tantissimi nuclei familiari, di destabilizzare l’ordine pubblico e di creare, cosa da non trascurare, problemi igienico-sanitari nelle scuole. Dopo l’on. Gianluca Gallo ed il sindaco di Trebisacce Franco Mundo che sono intervenuti energicamente a favore di questi lavoratori precari, ora sono i sindaci di Villapiana Roberto Rizzuto e di Oriolo Franco Colotta ad intervenire in una problematica che entrambi giudicano «gravissima perché penalizza le categorie più deboli dei lavoratori» anche se entrambi si dimostrano fiduciosi nel nuovo Governo-Renzi. Intanto il rischio di licenziamento diventa sempre più incombente, anche perché proprio ieri il presidente del Senato Grasso ha dichiarato inammissibile un emendamento al Decreto Legge “Salva Roma” presentato dai parlamentari PD che prevedeva la proroga di un mese dei servizi di pulizia nelle scuole. «Una proroga che, – sostengono entrambi i sindaci – lungi dall’essere una soluzione idonea a risolvere il problema, avrebbe comunque rappresentato una boccata d’ossigeno per tanti lavoratori consentendo nel frattempo al nuovo Governo di trovare una via d’uscita». Cresce intanto il tasso di esasperazione tra i lavoratori e lo conferma la cronaca quotidiana che parla di proteste e di occupazioni degli edifici scolastici e dei comuni e gesti ancora più disperati come quello inscenato l’altro ieri da una quarantina di LSU i quali, forniti di bottiglie piene di benzina, minacciavano di essere pronti a darsi fuoco. I sindaci di Villapiana e Oriolo, sottoposti a pressioni e preoccupati per il rischio di possibili gesti inconsulti, chiamano ad un’assunzione di responsabilità la deputazione calabrese e invitano l’assessore regionale al Lavoro Nazareno Salerno ad attivare un apposito tavolo tecnico. «Il Governo – hanno dichiarato i due sindaci – deve agire in fretta altrimenti le lettere di licenziamento saranno operative» e, nel frattempo, esprimono «la più completa solidarietà e vicinanza a questi lavoratori che – hanno dichiarato Rizzuto e Colotta – guardano angosciati al loro futuro per la ormai prossima scadenza dell’appalto e per gli annunciati tagli da parte delle società di servizi. Il rischio che si corre è molto elevato, soprattutto in Calabria dove rischiano tutti i 1.300 LSU addetti alla pulizia delle scuole, i quali svolgono un compito essenziale garantendo sorveglianza, pulizia ed igiene. Non si può continuare – hanno concluso i due sindaci – in questa scellerata politica di tagli che penalizza sempre le classi più deboli della società, come questa che, in maniera umile e dignitosa, svolge il proprio lavoro per un salario di 800 euro. Siamo però convinti che il nuovo Governo saprà affrontare e risolvere definitivamente la questione».
Pino La Rocca