Fra pochi giorni e precisamente dal I° marzo prossimo 24.mila LSU, di cui 1.300 in Calabria, impegnati nella pulizia delle scuole di ogni ordine e grado, rischiano di trovarsi in mezzo alla strada. L’incredibile vicenda si sta consumando nonostante il Governo abbia previsto nella Legge di Stabilità una norma per la continuità occupazionale e reddituale degli stessi ed una una norma che impegna il Governo a ricercare tutte le soluzioni per raggiungere tale obiettivo. A questo proposito, il sindacato unitario ha avanzato una serie di proposte che il tavolo governativo, appositamente costituito, doveva esaminare il 23 e il 28 gennaio scorsi, con l’impegno che il 31 gennaio avrebbe dovuto, in un successivo incontro, esprimersi in merito alla problematica. «Tutto ciò – scrive il segretario comprensoriale della Filcams-Cgil Vincenzo Laurito – non è avvenuto ed oggi stiamo parlando di una grave inadempienza da parte del Governo che getta nello sconforto questi lavoratori che speravano in una soluzione positiva e nello sconcerto il sindacato unitario che giudica inspiegabile ed ingiustificabile tale comportamento». I segretari nazionali di CGIL, CISL e UIL (Camusso, Bonanni e Angeletti), unitamente ai segretari generali di categoria, hanno firmato una lettera di protesta all’indirizzo di Palazzo Chigi e dei Ministeri coinvolti (MIUR, Lavoro ed Economia) ma ad oggi la lettera non ha sortito alcun effetto. «La politica è distratta, – commenta Laurito – le istituzioni sono assenti! E’ per questo che la Filcams-Cgil ha deciso di rivolgersi a S.E. il Prefetto Tomao il quale, per la verità, ha manifestato tutta la sua sensibilità convocando un apposito incontro nella sede della Prefettura per domani 17 febbraio. Come sindacato siamo allarmati, unitamente ai lavoratori, per quanto è già successo in altri territori nazionali e che potrà ripetersi anche nella nostra regione e cioè la chiusura degli edifici scolastici per l’inagibilità igienico–sanitaria decretata dalle autorità sanitarie. Il sindacato denuncia altresì il grave stato di tensione sociale che si sta generando tra i lavoratori interessati e che potrebbe generare problemi di ordine pubblico…».
Pino La Rocca