Passeranno solo i paesi che fanno la differenziata.
La situazione ormai insopportabile per le strade di tutta la Calabria ha dei precisi responsabili, con nomi e cognomi: Giuseppe Scopelliti, Franco Pugliano, Bruno Gualtieri. Cercare di superare l’emergenza caricando sulla fascia ionica cosentina tutto il peso della provincia e della regione è inaccettabile. Pugliano e Gualtieri mentono quando dicono che l’area nord della Calabria dice solo dei “no”. Rossano, infatti, è sede di un impianto di trattamento pubblico di rifiuti ed è sede di due discariche che in passato, se lo ricordano questi signori, ha ricevuto i rifiuti di tutta la Calabria. Il risultato di questa fiducia nei confronti dell’ente regionale è un disastro ambientale plurimo dalle conseguenze sconosciute ed incalcolabili.
Nonostante tutto questo l’assessorato regionale all’ambiente ed il dipartimento insistono a tentare di imporre con arroganza le proprie scelte calate dall’alto, senza ritirare il bando per lo smaltimento all’estero di rifiuti ed aprire un sano confronto con il territorio.
Per queste ragioni il presidio continuerà ad oltranza.
Nella mattinata, per senso di responsabilità, il comitato ha lasciato passare un mezzo vuoto con lo scopo far prelevare scarti dall’impianto e conferirli come campione in Puglia. Si tratta però di una eccezione. Ricordando che fino ad ora tutti gli impianti della Calabria sono stati immobilizzati dall’ennesima frana della discarica di Pianopoli, ribadiamo che il presidio intende bloccare l’accesso a tutti i mezzi carichi di rifiuti.
Concederemo l’ingresso all’impianto solo a quei comuni che fanno la raccolta differenziata porta a porta con dati accettabili, anche per dare un segnale forte alle amministrazioni comunali ed alle amministrazioni pubbliche tutte.
I nostri sforzi sono tutti concentrati nella direzione di una risoluzione definitiva del problema e della salvaguardia della salute e dell’economia della sibaritide, drammaticamente messe in discussione da questo bando-porcheria che rischia di far perdere centinaia di posti di lavoro.
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Riportiamo dal primo comunicato:
“Ricordiamo che il bando in questione spende 90 mln di euro di soldi pubblici in un anno, che tale bando prevede che 750 tonnellate al giorno possano essere conferite a Bucita laddove già conferiscono 36 comuni del comprensorio e laddove ci sono già due discariche di cui una, sempre di proprietà della regione, sequestrata per disastro ambientale. Non solo: tale bando prevede che tutti i rifiuti tal quale della provincia di Cosenza possano finire nel porto di Corigliano Calabro, assuefacendo le infrastrutture già carenti di quest’area, facendo diventare la sibaritide una enorme stazione di trattamento rifiuti.
I cittadini non si muoveranno da qui finché la regione non avrà ritirato il bando. “
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Comitato in Difesa di Bucita e del Territorio