« Se l’ANAS non provvederà a modificare il tracciato e soprattutto le caratteristiche del III° Megalotto della Sibari-Roseto Capo Spulico, faremo valere le nostre ragioni in ogni sede, ma soprattutto impediremo con ogni mezzo la devastazione del nostro territorio, aprendo una nuova stagione di lotta». Dopo il sindaco di Amendolara Ciminelli è ora il sindaco di Trebisacce Francesco Mundo a tuonare contro l’Anas ed a minacciare una dura battaglia contro quello che viene considerato da parte dell’Anas un vero e proprio voltafaccia. I sindaci dei comuni dell’Alto Jonio interessati al passaggio della S.S. 106 a quattro corsie non ci stanno infatti ad essere presi in giro e minacciano una dura battaglia contro l’Anas colpevole, secondo loro, di essersi rimangiati tutti gli impegni assunti e di aver portato all’approvazione della Conferenza dei Servizi in programma questa mattina presso la sede del Museo della Sibaritide, un progetto esecutivo molto diverso da quello concordato con i sindaci. «E’ una vergogna, – tuona l’avvocato Francesco Mundo – l’Anas ed il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture hanno preso in giro i cittadini dell’Alto Jonio e si apprestano a devastare il territorio». Poi il primo cittadino di Trebisacce spiega che,a seguito delle reiterate sollecitazioni dei sindaci il presidente dell’Anas Ciucci aveva garantito, nell’elaborazion del progetto definitivo, un ampio coinvolgimento delle amministrazioni locali, «tanto è vero – aggiunge il sindaco Mundo – lo stesso presidente Ciucci aveva assicurato che il progetto avrebbe ricalcato quello preliminare e che comunque le amministrazioni locali avrebbero potuto proporre richieste e adeguamenti migliorativi che non stravolgessero le caratteristiche essenziali ed i costi finali dell’opera. Dall’esame degli elaborati definitivi – aggiunge il sindaco di Trebisacce – emerge invece che il progetto è stato stravolto sia nella localizzazione che nelle caratteristiche costruttive, tanto è vero che laddove erano previste gallerie artificiali sono state inserite lunghi tratti di trincea in completa difformità rispetto alle indicazioni fornite da noi e dai sindaci degli altri comuni, la qual cosa finisce per sfregiare la parte migliore del nostro territorio, impedendo di fatto ogni ipotesi di sviluppo urbanistico e turistico sui pianori e sui terrazzi marini di località 104 4 Rovitti che vengono letteralmente sventrati da una lunga trincea a cielo aperto e abbruttiti da un mega-svincolo, brutto e inadeguato». In realtà tutti sapevano che il territorio di Trebisacce sarebbe stato attraversato da un lungo tunnel «e invece – conclude il primo cittadino che proprio per questo annuncia una battaglia senza quartiere – alle barriere già esistenti tra il mare e la collina, costituite dalla ferrovia, dalla vecchia SS106 e dalla sua Variante, si aggiunge ora l’ingombro della nuova Superstrada che darebbe un colpo mortale ad ogni ipotesi di sviluppo economico e sociale».
Pino La Rocca