Bucita, Antoniotti incassa anche il sostegno della Provincia
ROSSANO – Il nuovo capitolato di gara per lo smaltimento extrafrontaliero dei rifiuti calabresi potrebbe mandare in fumo i sacrifici fatti, negli ultimi anni, per avviare la raccolta differenziata. Questo, con il serio pericolo di ritrovarsi, domani, a dover controbattere i richiami della Comunità europea e i provvedimenti di messa in mora da parte della Procura contabile, considerato che la politica di gestione dei rifiuti è demandata principalmente agli enti locali. Da qui la preoccupazione di sindaci e amministratori, allarmati, non solo per le nefaste ripercussioni sul territorio che potrebbe provocare l’individuazione dell’impianto di Bucita e del porto di Corigliano come aree di stoccaggio e trasferimento, ma anche per le conseguenze concrete e a lungo termine di un bando che prevede esclusivamente lo smaltimento del tal quale.
È quanto ribadito dal sindaco Giuseppe Antoniotti, intervenuto stamani (venerdì, 7 febbraio) al Consiglio provinciale di Cosenza alla presenza del presidente Gerardo Mario Oliverio e dell’intero Consesso che alla fine ha deliberato, all’unanimità, la richiesta alla Regione Calabria di modifica del nuovo capitolato di gara per lo smaltimento dei rifiuti calabresi.
La battaglia a difesa di Bucita – afferma Antoniotti – continua a riscuotere sostegno tra le Istituzioni e i Comuni dell’intera provincia. In una visione collettiva e solidale della gestione del territorio è palese che la movimentazione dei rifiuti “tal quale”, prodotti dai 155 comuni cosentini, sull’impianto tecnologico rossanese, per essere stoccati, e successivamente sul porto di Corigliano per il loro trasferimento, rappresenterebbe una iattura per le possibilità di sviluppo dell’intera Sibaritide, da oggi e per i prossimi anni. Un comprensorio che è stato già oltremodo umiliato e violentato da scelte scellerate. Che – ricorda il Primo cittadino – ha subìto, dapprima, la soppressione di quasi tutti i servizi al cittadino e oggi continua a vedersi sottratto anche dei suoi diritti primari, dalla giustizia, all’assistenza sanitaria e alla mobilità. A fronte di questo continuo vilipendio non permetteremo altri soprusi e soprattutto non ci piegheremo davanti alle volontà di una burocrazia spietata che vorrebbe ridurre un’area florida della Calabria in una pattumiera.
Il Sindaco, nel corso del suo intervento in seno al Consiglio provinciale, ha poi posto l’accento su un altro, eventuale rischio in cui potrebbero incorrere i comuni calabresi, semmai dovesse andare in porto il nuovo bando regionale sui rifiuti. È palese il rischio – dice il Sindaco – per le tante realtà locali, soprattutto le più piccole, che in questi anni hanno profuso sforzi e risorse per avviare una proficua campagna per la raccolta differenziata, di vedere vanificati i loro obiettivi. Perché – conclude Antoniotti – non esiste alcuna garanzia sul ciclo che avrà la raccolta della frazione rd. In tale eventualità i primi a pagare saranno proprio i comuni che incorreranno nelle pesanti sanzioni della Comunità europea e delle Procure contabili.
Al termine del concitato intervento, il sindaco Antoniotti ha incassato il sostegno del presidente della Provincia Oliverio e dell’intero Consiglio che, a conclusione della seduta, ha approvato un deliberato che chiede alla Regione di eliminare la “clausola Bucita” dal capitolato e di dare maggiori e chiari ragguagli sul bando di gara. Passaggio questo – è stato evidenziato – che sarebbe dovuto avvenire all’interno di una conferenza dei servizi, mai convocata.