«Colgo l’occasione per esprimere il mio parere sulla situazione politica attuale, prendendo spunto da quanto detto dal mio collega Luigi Dramisino, che nei giorni scorsi ha reso noto il suo pensiero sul grave disagio che vivono i giovani di Villapiana e sul senso di abbandono che essi provano per demerito sia dell’attuale amministrazione, sia della cosiddetta opposizione le quali non sono riuscite in questi quattro anni a tutelarli in alcun modo.
Tutti noi siamo consapevoli della drammatica situazione socio-economica in cui versa il nostro paese. La ragione di ciò, a mio parere, è da riscontrarsi nel decadimento morale della classe politica che ha governato, alternandosi, Villapiana negli ultimi 20 anni.
Logiche clientelari e personalismi hanno creato il disagio che le nostre famiglie sono costrette ad affrontare ogni giorno. È necessario, per scongiurare rischi peggiori, che venga avviato a Villapiana un processo di moralizzazione attraverso il sostegno a valori di Democrazia, Trasparenza, Meritocrazia e Legalità, ma soprattutto attraverso il rinnovamento radicale all’interno della classe politica della nostra cittadina.
Spesso si parla di “rompere gli schemi della vecchia politica”, ma cosa significa realmente? Io credo che voglia dire scardinare una volta per tutte i vecchi sistemi e ragionare in termini delle esigenze che la nostra Villapiana manifesta: crescere attraverso un recupero di produttività e competitività, grazie ai tanti giovani che amano il nostro paese e che hanno voglia di mettersi in gioco in prima persona, di cambiare rotta, di una svolta per loro e per la comunità.
Il presente e il futuro della nostra amata terra deve vederci protagonisti nella costruzione condivisa di un rinnovato ed efficace progetto politico, civile, culturale, che sia in grado di rispondere in modo incisivo alla richiesta disperata di crescita dei nostri cittadini.
Come diceva il mio collega Dramisino, Villapiana ha il diritto e il dovere di assicurare ai giovani un futuro meno incerto e precario, di rinascere e riprendere un cammino di progresso sociale, economico e morale: si tratta, quindi, di dare vita ad un progetto ambizioso e realistico al tempo stesso, sul quale mobilitare le migliori energie cittadine. Il salto generazionale che siamo in grado di esprimere deve rappresentare un processo soprattutto politico, che non costituisce una mera questione anagrafica, ma una visione del futuro, un approccio nuovo alla gestione della cosa pubblica con aspettative ed entusiasmo per tutti coloro che ancora hanno voglia di realizzarlo!
Ciò che mi auguro perché si parli veramente di Villapiana come Città è la creazione di una realtà che protegga i suoi cittadini, che unisca e non divida, che investa nei suoi servizi sociali, educativi, sanitari e culturali e che crei i presupposti per uno sviluppo centrato sull’innovazione, sulle qualità umane e ambientali, sulla sostenibilità e sulle infrastrutture del proprio territorio.»
Anna Mastrota
Membro di direttivo FdI Villapiana