L’inizio di un nuovo anno è, per tutti ed in qualunque settore, un momento di riflessione per programmare il futuro. L’Alicorno e La Bussola, gruppi di impegno politico, culturalmente vicini al centro, in una riunione congiunta, hanno deciso di mantenere dritta la barra della propria posizione politica e riconfermato il proprio impegno a vantaggio della comunità cassanese. Hanno valutato negativamente l’isolamento politico dell’Amministrazione Comunale, partita in minoranza numerica e successivamente abbandonata da SEL, dal PD, e dalle altre liste civiche fino a ridursi ad una rappresentanza di esclusiva matrice socialista che sopravvive grazie all’apporto, temporalmente interessato, di qualche malcapitato. La debolezza numerico-politica della Giunta fa si che si ripetono errori del passato: interventi a pioggia, spese folli per lavori quasi inutili, elargizioni da nababbi a chi, troppo spesso, non ne ha il diritto, contributi a tutti senza neppure tentare di individuare la reale necessità di una comunità, nessun confronto con i cittadini per ridurre i ricorsi alle vie legali(da oltre sei mesi anticipiamo 1500 euro al mese per “controllare” apparecchiature asportate da un cantiere). Gli esempi potrebbero continuare e non servono a nascondere che il malumore è crescente, per le cartelle pazze, per la nomina di un pool di avvocati per la riscossione dell’acqua, per l’incremento di tre punti IMU in due soli anni. Avremmo preferito, e ci impegneremo per questo, un’attenzione maggiore per la viabilità, per la sanità, per il mondo del lavoro. Nel primo caso da anni riceviamo promesse circa l’inizio dei lavori di completamento della strada Cassano – Civita ma, nonostante numerosi incontri, continuano ad essere esposti i divieti di accesso di molte strade, compreso alcune che quotidianamente percorriamo. Nel secondo caso, un esempio per tutti: a Cassano esiste un’associazione di donatori di sangue, prima in tutto il territorio per numero di donazioni. Oggi l’introduzione di nuove disposizioni, impedisce loro di mantenere attiva la loro vocazione. Vogliamo far si che questa vocazione rimanga attiva e siamo disponibili a confrontarci con tutti su questo argomento. Il mondo del lavoro. In questi giorni è stato approvato dalla Regione Calabria un progetto territoriale, che coinvolge molti comuni. Le aspettative sono tante: realizzare 225 posti di lavoro per almeno 4/5 anni. Come? attraverso un patto sociale tra imprese, territori e giovani da avviare al lavoro con gli enti locali pronti ad agevolare questo percorso di incontro tra domanda ed offerta. Le pretese di pochi non siano di danno ad un territorio che ha fame di unione e posti di lavoro per i propri figli.