Si è ripetuta la sera dell’Epifania nella Chiesa Madre del centro storico l’antica tradizione dei Re Magi che, come viene riferito nel Vangelo, in occasione della nascita di Gesù Cristo avvenuta oltre 2.000 anni orsono in una fredda grotta di Betlemme, sono partiti da Oriente e sulla scia di una stella-cometa sono arrivati alla grotta per portare al neo-nato figlio di Dio oro, incenso e mirra. Il sacro rito del viaggio dei Magi nella comunità parrocchiale di San Nicola di Mira si ripete ormai da tempo immemore ed il merito di aver mantenuto la tradizione e averla arricchita di nuovi contenuti è dell’associazione culturale “L’Albero della memoria” di cui è presidente e fondatore Piero De Vita che, insieme ai suoi collaboratori, mette in scena ogni anno un viaggio immaginario intitolato “Jame a ttirà a stella” che, partito come sempre dalla contrada San Martino, dopo aver attraversato buona parte dei vicoli del centro storico, è approdato nella Chiesa Madre gremita di devoti e curiosi che, nella magica atmosfera creata dal suono delle cornamuse, hanno assistito, naso all’insù, all’ultimo tratto del viaggio conclusosi ai piedi del Presepe. L’entrata nella Chiesa Madre, secondo quanto ha scritto il professore Piero De Vita, è stata ancora una volta solennizzata dalla “chiamata del sacerdote” che ha dato il consenso al corteo di entrare in Chiesa e di avanzare verso l’altra maggiore. Il passo, per raggiungere la grotta e l’altare, è stato come al solito lento e solenne guidato dalla luce della Stella Cometa che viene fissata nella navata centrale della Chiesa e tirata dolcemente verso l’altare dove si conclude il corteo accolto dalla benedizione di don Joseph Vanson e dal tripudio dei bambini in festa. Tantissimi i personaggi che hanno sfilato anche quest’anno tra la schiera degli angeli, mentre il pastore che guida il corteo, con un agnellino sulle spalle, è stato ancora una volta impersonato dal signor Giuseppe Malatacca Senior, ultra-ottantenne, personaggio molto conosciuto in paese che da ben 65 anni svolge questo austero compito; il ruolo di “Maestro della Vestizione” è stato invece svolto da Domenico Aino, anche lui veterano della manifestazione da circa 40 anni, mentre Giuseppe Malatacca-junior è stato ancora una volta attivo nell’organizzazione del corteo così come avviene da 22 anni. Oltre ai Re Magi (in tutto 6, 3 Re e 3 Regine), il corteo era composto da angioletti, pastori, zampognari e altri suonatori che hanno fatto corona a Giuseppe, a Maria, al Bambinello e al devoto asinello nel loro lento procedere verso la grotta di Betlemme. Il lungo viaggio e l’arrivo dei Re Magi coincide ogni anno con l’Epifania, una delle festività più importanti del calendario liturgico, che come suol dirsi… tutte le feste porta via, si è concluso ancora una volta tra un tripudio di fede e di emozioni.
Pino La Rocca