Sott’accusa una delle quattro rotatorie realizzate allo Scalo e al Lido di Villapiana dall’amministrazione comunale in carica per razionalizzare il traffico ed evitare gli ingorghi in prossimità degli svincoli più importanti. Quella che finora ha fatto discutere e insorgere i cittadini che vi abitano in prossimità è quella realizzata all’inizio della scorsa estate a Villapiana Lido-114 in corrispondenza con il sotto-passo pedonale e carrabile che collega la vecchia S.S. 106 al sottostante Lungomare. Questo rondò, forse perché non segnalato adeguatamente, in pochi mesi ha già collezionato alcuni incidenti, di cui uno particolarmente grave che ha avuto come protagonisti sei giovani residenti a Plataci, tutti a bordo della stessa auto, un’Alfa Romeo 147 che, a causa della velocità sostenuta, ha impattato contro la rotatoria e si è rovesciata, finendo la sua corsa contro il muro di recinzione di uno stabile adiacente alla strada. Nonostante la brutta carambola ed il forte impatto contro il muro, i giovani se la sono cavata solo con tanta paura, qualche trauma e ferite lacero-contuse. Ma poteva andare diversamente e l’incidente avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche. Dopo qualche giorno un’altra auto, arrivata al rondò a velocità un pò sostenuta, non ha fatto in tempo a svoltare per seguire la corsia curvilinea imposta dalla rotatoria ed è finita contro un lampione che fiancheggia la strada, anche questa volta senza gravi conseguenze per gli occupanti dell’auto, ma con tanto spavento da parte di chi abita nelle vicinanze della rotatoria e non si sente sicuro neanche in casa. Da qui la protesta di questi cittadini che hanno ribattezzato come il “rondò della morte” quella rotatoria e che suggeriscono l’installazione degli appositi dissuasori di velocità sotto forma di dossi gommati. Tutti infatti hanno capito che la responsabilità degli incidenti non è solo della rotatoria che serve per rendere il traffico più scorrevole, ma anche di quegli automobilisti che hanno il piede pesante e che arrivano alla rotatoria a velocità sostenuta, anche perché la rotatoria sotto accusa è posizionata in un tratto rettilineo della strada che invita alla velocità. Per la verità l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Rizzuto è già corsa ai ripari installando per terra, a ridosso di tutte le strisce pedonali, una serie di catarifrangenti in grado di invitare alla prudenza e ridurre i rischi per i pedoni, ma i risultati finora sono stati poco soddisfacenti. Da qui l’invito di molti cittadini a ricorrere ai dissuasori di velocità, che indubbiamente sono poco estetici e anche rumorosi, ma che hanno l’effetto di prevenire incidenti più gravi obbligando anche i seguaci di Alonso a ridurre la velocità per non danneggiare gli ammortizzatori delle auto.

     Pino La Rocca


http://www.arredamentimg.it