Riprende con più vigore e maggiore coinvolgimento, dopo una tregua di qualche mese, la battaglia contro le trivellazioni nel mare Jonio e in prima linea è ancora il “Paese della Secca” con il sindaco Ciminelli che, in occasione delle festività natalizie, ha promosso una grande manifestazione per dare il via alla raccolta delle firme a sostegno di una petizione rivolta al Consiglio dell’Unione Europea suggerita dall’europarlamentare Aldo Patriciello. Tra gli ospiti più autorevoli, il presidente della IV commissione regionale Ambiente Gianluca Gallo il quale ha assunto formale impegno che subito dopo le festività riprenderà a stimolare la commissione e la delegazione parlamentare calabrese perché facciano pressione sul Parlamento che finora sulla questione ha fatto orecchie da mercante. Altro ospite illustre della manifestazione è stato lo scrittore Pino Aprile, autore tra l’altro dei rinomati libri di denuncia “Terroni”, “Giù al sud” e, l’ultimo, “Il sud puzza”, presentato e discusso proprio in questa circostanza. Nella gremita sala consiliare “Sassone”, al dibattito moderato da Lenin Montesanto, erano inoltre presenti l’assessore all’Ambiente del comune di Corigliano Marisa Chiurco, l’assessore agli Affari Generali del comune di Rossano Rodolfo Alfieri, il vicesindaco di Policoro Enrico Bianco e ancora Felice Santarcangelo presidente del Comitato NO TRIV, Giancarlo Costabile, docente della facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università della Calabria (citato anche nel libro di Pino APRILE) e le associazioni cittadine “Maieutica”, “Diamoci una mano” e “Blue Rescue” che, alcuni giorni addietro, ha ricevuto dal primo cittadino di Amendolara una targa di riconoscimento per l’impegno profuso nei giorni dell’allerta-meteo di dicembre. «La terra dei fuochi non insegna niente? – ha esordito il Sindaco Antonello Ciminelli – Questa è una battaglia che va combattuta attraverso la sensibilizzazione diffusa e costante. Se l’azione da noi intrapresa ha determinato la costituzione di un comitato No Triv anche in Salento vuol dire che stiamo percorrendo la strada giusta. Ma dobbiamo essere più incisivi perché il nostro non è un No per combattere una battaglia idealista. Il cosiddetto “rischio zero” che le compagnie petrolifere vogliono farci bere resta una balla colossale..». Ha ragione il sindaco Ciminelli – gli ha fatto eco il presidente Gianluca Gallo – quando si chiede come sia stato possibile che dal Golfo di Venezia sia scomparso il progetto delle trivellazioni e sia invece apparso alle nostre latitudini. Perché? Dobbiamo reagire e con forza. Alcuni studi – ha concluso – dicono che la Calabria nel 2065 non avrà più circa 2milioni di abitanti ma solo un milione e 400mila e quasi tutti saranno vecchi. Contro questa previsione dobbiamo costruire oggi le ragioni del nostro riscatto e di quello di tutto il Mezzogiorno».
Pino La Rocca