Missione di solidarietà e di fratellanza, quella compiuta da Suor Assunta Lucatelli, direttrice del “Virgo Fidelis” di Trebisacce che, nella giornata di lunedì scorso 23 dicembre, grazie alla generosità dei cittadini di Trebisacce, dell’amministrazione comunale e della Confreternita della Misericordia che ha messo a disposizione due mezzi, si è recata a mani piene presso la tendopoli della frazione “Bosco” di Rosarno dove alloggiano, in condizioni per la verità poco dignitose, ben 4mila migranti, per stringere loro la mano e consegnare loro un segno tangibile di generosità da parte di tutta la comunità trebisaccese, sotto forma di un carico di vestiario invernale, frutto delle donazioni spontanee di tantissimi cittadini e associazioni. Contemporaneamente, alla squadra multietnica di calcio, tutta formata da atleti migranti appartenenti a quella colonia di migranti, sono state inoltre consegnate 25 cassettine-regalo confezionate e regalate dai titolari delle attività commerciali di Trebisacce, con il patto che nella prossima primavera, per rinsaldare i rapporti, la squadra di calcio dei migranti sarà ospite nella cittadina jonica per una partita amichevole con “una mista” delle squadre locali. «Carissimi fratelli campioni – ha scritto loro Suor Assunta in un messaggio consegnato a mano – sognavamo di avervi con noi per conoscervi, farvi incontrare con i ragazzi della nostra squadra ed essere fieri di ospitare ragazzi splendidi come voi. Per questa volta non è stato possibile ma non rinunciamo a questo sogno: in primavera ribusseremo alla vostra porta, certi che le difficoltà cadranno e avremo la gioia di offrirvi ore felici nel nostro paese. Vi ho portato un piccolo pensiero offerto dalle attività commerciali di Trebisacce e dalla Confraternita Misericordia, per esprimervi la nostra solidarietà ed il nostro affetto. Fraterni auguri per il nuovo anno, che il Signore vi conceda quanto il vostro cuore desidera, con la speranza, da parte nostra, di potervi offrire un avvenire migliore e meno sofferto». «Si è trattato – ha scritto a commento il professor Vincenzo Arvia presidente dell’associazione APS che ha coordinato l’iniziativa umanitaria – di un di un piccolo e semplice gesto di sensibilità, una piccola goccia di amore veicolata in un mare colmo di enormi disagi che quella comunità vive tutti i giorni. Trebisacce, in occasione del santo Natale, è stata capace di lanciare un messaggio di speranza e di fratellanza che va certamente apprezzato e che si collega idealmente alla celebrazione della Prima Giornata Internazionale dei Cittadini Migranti e dell’Anno Europeo dei Cittadini.
Pino La Rocca