Tutto è pronto nel “Paese della poesia” per dare il via, nei giorni di sabato e domenica prossimi, alla V^ Edizione del Concorso Internazionale di poesia ”Il Federiciano”. La macchina organizzativa, che si muove lungo l’asse Aletti Editore-Amministrazione Comunale è ormai collaudata e pronta ad accogliere migliaia di visitatori «per un evento unico nel suo genere, che – come scrive Vincenzo La Camera nelle vesti di responsabile della comunicazione dell’evento – coniuga cultura e territorio e si propone come un modello esemplare di marketing territoriale. Un concetto, questo, forse troppo abusato, ma che trova la sua unica dimostrazione in tutto l’Alto Jonio proprio a Rocca Imperiale, un borgo antico che continua a vivere perché divenuto “Il Paese della Poesia”. «Sono contento di sapere che il “Paese della poesia” non è più solo mio che l’ho creato, – spiega l’editore Giuseppe Aletti – non è solo di Rocca Imperiale che lo ha adottato, ma è di tutti gli autori che hanno creduto in questo sogno di dare una dimora alla poesia». Ospite d’onore della V^ Edizione sarà Omar Pedrini, leader del gruppo musicale “Timoria” il quale, già immerso nel clima del “Federiciano” che per due giorni trasformerà Rocca Imperiale in un mega-raduno di poeti, in omaggio al “Federiciano” ha composto un “haiku” dedicato a Rocca Imperiale dal titolo: “Su nel paese/ tra tanta poesia/la mia Follia”. Sono ben 2.500 infatti i devoti della musa Calliope che hanno partecipato al concorso e gran parte di loro saranno presenti nella… casa della poesia. «Sì, – scrive ancora La Camera – perchè Rocca Imperiale è diventata la vera casa della poesia, un libro a cielo aperto costellato da ben 27 “stele” in ceramica maiolicata che tracciano un percorso nel borgo antico che viene visitato per tutto l’anno». Anche quest’anno i vincitori non saranno avvisati prima ma lo scopriranno soltanto durante lo svelamento delle stele. La giornata del sabato sarà aperta con un visita guidata alle 20 stele svelate gli anni passati, dove a fare da Cicerone sarà l’editore Giuseppe Aletti. Sabato sera dopo la declamazione dei versi e lo svelamento delle stele, spazio alla “Cena dei poeti” nella sala Parsifal. Domenica mattina, l’estemporanea di poesia (iscrizioni aperte sino a pochi minuti prima dell’inizio) che permetterà ai poeti di immergersi nel borgo antico alla ricerca della giusta ispirazione e domenica sera la fase conclusiva presso l’Auditorium parrocchiale della Marina. Saranno insomma due giorni intensi tutti dedicati alla poesia d’autore. «La casa editrice Aletti – conclude il giornalista La Camera – è riuscita a creare un evento, perfezionandolo negli anni, che ha la capacità di attirare tantissimi visitatori in un piccolo comune del sud, distante dalle aree urbane, in un periodo dell’anno lontano dal clamore estivo. Una sorta di progetto-pilota, esportabile ovunque. Ma con il necessario contributo di passione e professionalità».
Pino La Rocca