«Le proteste formulate nei giorni scorsi dal sindaco di Amendolara contro l’Enel sono del tutto ingiustificate e pretestuose perché l’azienda ha sempre legittimamente operato a tutela dei propri interessi. Quanto si sta verificando ad Amendolara, infatti, è solo la conseguenza della morosità maturata dal comune nei confronti di Enel ed il passaggio delle forniture di energia elettrica dal “mercato libero” al “mercato di salvaguardia”, o l’invio del preavviso di distacco delle forniture, sono azioni del tutto legittime, perché previste per i casi di morosità dalla stessa Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas. E’ del resto lo stesso trattamento che l’Enel riserva alle imprese ed ai cittadini e vale anche per i comuni che, come tutti, sono tenuti a pagare regolarmente i propri consumi di energia elettrica». E’ la risposta dell’azienda elettrica alle accuse pubblicate sulla stampa da parte del sindaco Ciminelli il quale in realtà riconosceva la morosità del comune e la legittimità delle clausole di salvaguardia attivate dall’Enel, intendeva sottolineare, stante la crisi ed i tagli ai trasferimenti statali, le difficoltà dell’ente a far fronte ai pagamenti. Ma l’Enel va dritta per la sua strada e ritiene «sbagliato, quindi, pensare che siano da ritenere una ritorsione, perché in realtà – scrive l’Enel – sono gli unici mezzi a disposizione delle aziende fornitrici di energia elettrica per evitare che, in attesa di recuperare il credito, il debito già maturato dal cliente cresca ulteriormente. Enel ritiene, inoltre, opportuno ricordare che, secondo la normativa vigente, i distacchi non possono essere operati esclusivamente sulle forniture classificate come “non distaccabili”… e, ad oggi, la fornitura a servizio dell’impianto fotovoltaico del comune non ha tale classificazione».

     Pino La Rocca
 


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