Sarebbe per noi oltremodo facile, così come lo è stato per il sindaco di Corigliano Calabro Giuseppe Geraci e per il dirigente regionale di “Sinistra Ecologia e Libertà” Angelo Broccolo, tessere le lodi di Rino Gattuso, il ragazzo partito dalla Calabria, dalla Sibaritide, dalla frazione Schiavonea di Corigliano Calabro, per diventare campione del mondo nel magico e spettacolare mondo del pallone. Perciò facciamo volentieri a meno dei nostri ricordi legati alla meravigliosa notte di Berlino del 2006 e al ritorno in terra natia d’uno dei figli migliori della nostra terra tanto per i suoi indiscutibili meriti sportivi quanto per quelli umani. Oggi, nostro malgrado, Rino Gattuso è una stella cadente d’un certo firmamento. Ad avvolgerlo adesso non è la polvere di stelle ma la polvere vera, quella d’una inchiesta dai coinvolgimenti internazionali riguardante il meschino, ricchissimo mercato clandestino delle scommesse e del calcio truccato.
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