Le scriventi OO.SS. di categoria giudicano incomprensibile il comportamento assunto dal Presidente Prof. Marsio Blaiotta in occasione della riunione auto convocata e svoltasi in data 16 u.s. presso la sede del Consorzio di Bonifica in indirizzo. Le scriventi OO.SS. ritengono infondate e strumentali, nonché lesive dell’immagine del Sindacato Confederale, le affermazioni espresse nella nota con prot. n. 8027 del 16.12.2013 a firma del Presidente M. Blaiotta.
Palesemente priva di aderenza alla realtà risulta essere la ricostruzione dei fatti descritta nella nota pervenutaci.
Nessuna richiesta illegittima e nessun comportamento provocatorio e violento è da imputarsi alle RSA e ai dirigenti sindacali citati nella nota, che hanno espresso con forza le richieste dei lavoratori, in un clima reso aspro dal comportamento incomprensibile del Presidente che ha per primo utilizzato un linguaggio non consono, ritenendo necessario, l’intervento dei Carabinieri senza che ce ne fosse giustificazione alcuna.
Ne tanto meno, i rappresentanti delle Scriventi Sigle sindacali si sono allontanati prima dell’arrivo dei Carabinieri, per come scritto, anzi hanno dovuto, perché richiesto, lasciare le proprie generalità.
Si specifica che alle ore 11.26, i rappresentanti delle scriventi, si recavano presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Trebisacce, affinché venisse prestata assistenza medica al delegato sindacale della FAI-CISL, dipendente del Consorzio, che, a seguito di quanto accaduto nell’incontro, si trovava, per come diagnosticato dai medici, in un evidente stato di prostrazione con crisi di pianto.
Subito dopo le dimissioni dal Pronto Soccorso del lavoratore, avvenute alle ore 13.13, i rappresentanti delle scriventi si sono recati presso la stazione C.C. di Trebisacce, per protocollare alle ore 13.45, il telegramma precedentemente trasmesso al Prefetto di Cosenza relativo a quanto accaduto nel citato incontro.
Giova sottolineare come precedenti richieste di incontro su tematiche importanti inoltrate a più riprese, anche di recente, siano rimaste senza nessun concreto riscontro, nel mentre il Sindacato Confederale Unitario di categoria, FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILA-UIL altro non sollecitavano l’approfondimento di questioni riguardanti tutti i lavoratori dipendenti (impiegati e addetti all’irrigazione e fossi di scolo) e dagli stessi sollecitate, in un “quadro di costruttive relazioni sindacali” sempre ricercato e mai realizzato per responsabilità non certo imputabili al sindacato confederale unitario.
Si rammenta che nel verbale di incontro del 23 ottobre 2013, il Presidente comunicava che “la situazione economico-finanziaria dell’Ente si può definire nel suo complesso abbastanza positiva”, ed è evidente che in un quadro siffatto non era e non è in nessun modo giustificabile il fatto che, per esempio, gli operai OTI e OTD addetti al servizio irriguo e ai fossi di scolo, non abbiano percepito la mensilità di ottobre mentre altri dipendenti impiegati in altri ruoli hanno già, da tempo, la suddetta mensilità.
Registriamo un atteggiamento di assoluta auto referenzialità e di totale chiusura al confronto su tematiche relative alla tempistica ed uniformità delle erogazioni salariali, nonché una condotta chiaramente lesiva delle prerogative attribuite alle RSA dal CCNL vigente in materia nonché dallo Statuto dei Lavoratori, tenuta in più riprese dal Presidente del Consorzio di Bonifica.
In relazione alla citata missiva ricevuta con prot. n. 8027, le scriventi OO.SS. rinvengono un evidente comportamento antisindacale.
Nessuno può arrogarsi il diritto di descrivere quanto accaduto come ”riunioni che disvelano finalità lontane da quella tutela dei diritti dei dipendenti sul posto del lavoro”.
Nondimeno nessuno può parlare di una “azione di pseudo tutela” dei lavoratori tutti, che al contrario, attraverso le proprie RSA e, in seguito a richieste di incontro cadute nel vuoto, altro non chiedevano che informazioni in relazioni alle tempistiche dei pagamenti, ricevendo invece risposte evasive, chiusura al confronto in un atteggiamento palesemente antisindacale orientato non alla soluzione dei problemi bensì all’inasprimento delle tensioni fra i lavoratori.
Più volte, anche se per la Presidenza il Consorzio è un Ente virtuoso, i lavoratori rappresentati dalle scriventi OO.SS hanno proclamato lo stato di agitazione, garantendo comunque per senso di responsabilità la piena e totale erogazione dei servizi, di fronte a comunicazioni rispetto alle tempistiche di pagamento che si sono rilevate errate, anche a fronte di una perseverante disparità di trattamento all’interno del personale dipendente rispetto ai tempi di erogazione delle spettanze, che si protrae dal 2010 e per la cui soluzione diverse richieste di incontro inoltrate dalle scriventi non hanno avuto riscontro.
A chi da controparte dei lavoratori vorrebbe insegnarci “l’eguale rispetto dei diritti dei lavoratori” ricordiamo che i diritti dei lavoratori ai quali si fa riferimento non sono frutto di concessioni ma sono conquiste del Sindacato e che soprattutto il giudizio che ci interessa rispetto alla nostra azione di rappresentanza è solo quello dei lavoratori, di tutti i lavoratori operai ed impiegati, che liberamente e senza nessuna costrizione ci assegnano mandato di rappresentanza.
A chi si avventura in improbabili ragioni tecnico-organizzative che impedirebbero la contestuale e contemporanea erogazione delle spettanze a tutti i lavoratori, ricordiamo che si può tranquillamente a garantire uniformità nelle tempistiche di erogazione delle spettanze salariali.
Le scriventi OO.SS. ritengono, in ragione di quanto accaduto, seriamente compromesso il quadro di agibilità sindacale e di rapporti all’interno dell’Ente consortile, in ragione di affermazioni gravi che ledono l’onorabilità dei rappresentanti sindacali delle scriventi e delle RSA oltre che sostanziarsi in una condotta antisindacale, che troverà la ferma opposizione delle scriventi OO.SS. di categoria e confederali che sono e resteranno impegnate, nell’interesse dei lavoratori, per la uniformità di trattamento rispetto alla erogazione salariale, per l’effettiva realizzazione di quanto stabilito nel Piano Industriale del 2009 rispetto a questioni contrattuali previsti e non applicati, come la realizzazione di percorsi di contrattazione di secondo livello e riqualificazione dei lavoratori.
Cosenza, lì 17.12.2013
Per le segreterie prov.le e compr.li
Flai-Cgil e Fai-Cisl