«In tema di ambiente non siamo stati mai inetti e, a proposito del degrado in cui versano le Gole del Caldanello, condividiamo l’allarme lanciato dalle associazioni ambientalistiche tanto che siamo da tempo alla ricerca delle soluzioni più idonee al recupero ed alla bonifica dell’ameno Canyon del Caldanello, che fende la roccia su cui sorge Cerchiara». E’ la risposta del sindaco di Cerchiara Antonio Carlomagno al grido d’allarme lanciato dall’avvocato Luca D’Alba a nome di ben 22 associazioni ambientalistiche ed in qualità di Coordinatore dell’Associazione italiana Canyoning, il quale ha parlato di quella bellissima forra naturale di un vero e proprio immondezzaio all’aria aperta. «La segnalazione… – ha scritto il dottor Carlomagno – non può che trovarci concordi non solo nella denuncia, ma soprattutto nell’urgenza di intervenire al più presto. Si tratta in realtà di una situazione che, come peraltro opportunamente stigmatizzato, affonda le origini in lustri e lustri di storia della comunità di Cerchiara, a dire il vero di tutte le piccole comunità, laddove, ben lungi dall’immaginare gli “orrori” prodotti dalla società industriale e consumistica e ben lontani dalla conseguente “coscienza ecologista”, le naturali forre del Caldanello, venivano utilizzate quale naturale “sversatoio”, in primis di rifiuti organici e poi, piano piano, di tanto altro ancora. Il tutto per colpa di gente priva di rispetto verso gli altri ed irriguardosa nei confronti del patrimonio ambientale che continua imperterrita a buttare ogni sorta di rifiuti, tra i quali anche i resti della tavola, utili, se non altro, a sfamare gli animali». Ovviamente, aggiunge il primo cittadino, il compito di intervenire, di bonificare il sito e di spostare altrove i depuratori comunali, non può essere intestato solo al comune ed è bene quindi che del problema siano stati messi al corrente tutti gli enti in indirizzo, ivi compreso l’assessorato regionale all’Ambiente da noi più volte sollecitato a spostare i depuratori in una zona meno impattante. «Per la verità – aggiunge il sindaco Carlomagno che ribadisce ampia disponibilità a fare la propria parte – l’anima ambientalista dell’ attuale amministrazione si ravvisa non solo nelle parole ma nella concretezza dei fatti e la vicenda della bonifica del sito di Contrada Capraro inquinato dalle ferriti ne è lampante esempio…». Il primo cittadino chiede pertanto a tutte le associazioni firmatarie del documento di supportare l’impegno del Comune e di prodigarsi a favore dell’ambientalismo «che – conclude il cardiologo Carlomagno – non deve essere il tema del momento, o prestarsi magari ad astrusi giuochi delle parti, ma elemento fondante delle coscienze individuali e collettive…».
Pino La Rocca