L’istituzione di un assessorato “alle piccole cose”: è quello che chiedono molti cittadini interessati alla soluzione di problemi di ordinaria quotidianità che si possono affrontare e risolvere utilizzando la forza-lavoro del comune e soprattutto i tanti lavoratori LSU ed LPU che, utilizzati in modo più produttivo, si sentirebbero anche più gratificati. E’ risaputo infatti che con i tempi che corrono e stante una certa avarizia delle istituzioni sovra-comunali, ed in particolare della Regione, è difficile attingere a finanziamenti pubblici per realizzare grandi opere. E’ il caso, per esempio, di interventi di difesa dal mare e dall’erosione costiera, più che mai urgenti perché un tratto di lungomare è già stato ingoiato dai marosi e ogni volta che ci sono mareggiate le onde portano via altri pezzi di strada, tanto che ora è a rischio tutto il parco-giochi. Ci sono però interventi di minore entità e di minore spesa che si possono realizzare anche in economia e con fondi di bilancio. Sistema a cui si è fatto ricorso per la realizzazione di piazza Carlo Alberto dalla Chiesa costata poche decine di migliaia di euro e realizzata in poco tempo. In particolare dai cittadini del centro storico vengono segnalate due priorità: l’una afferente la sicurezza della circolazione e l’altra invece riguarda il tempo libero dei giovani. La prima si riferisce all’allargamento di una curva molto pericolosa che si incontra lungo i tornanti che portano a San Martino, dove si sono già verificati alcuni incidenti ed altri sono stati evitati per un soffio. Qui basterebbe il sacrificio di due soli alberi e l’arretramento di un paio di metri del muretto di contenimento per evitare a chi sale e a chi scende di trovarsi coinvolto in un incidente. L’altro intervento invece andrebbe realizzato per riparare il manto in erba sintetica del campetto realizzato dalla Comunità Montana in località San Martino e poi affidato al comune. Un impianto rivelatosi di estrema utilità, che ha fatto la gioia di tanti giovani che prima erano costretti a giocare sulla strada. Forse è stato realizzato con un certo pressapochismo, o forse è stato utilizzato in modo troppo intensivo, fatto sta che il manto si è deteriorato da tempo e oggi presenta degli squarci e delle irregolarità che rischiano di provocare cadute rovinose e incidenti ai giovani che lo frequentano. Il custode dell’impianto lo ha più volte segnalato al comune ma finora la cosa è stata sottovalutata. Anche qui si può intervenire in economia e riducendo al minimo i costi. Ma ci sono tante altre “piccole cose” che si possono realizzare in economia, come per esempio qualche rotatoria nei punti critici per snellire e rendere più scorrevole il traffico. Forse non è il momento di sognare grandi opere (vedi il porto), ma nel frattempo si può ricorrere a un po’ di …fai da te.
Pino La Rocca