Su espresso incarico della famiglia Martucci e per diritto di replica smentisco categoricamente le notizie false e tendenziose diffuse nel pomeriggio di ieri 27 Novembre 2013 dal sindaco di Cassano Ionio a mezzo Comunicato stampa. Si apprezza, infatti, la vena romanzesca del sindaco con cui ha descritto sia l’episodio riferito ai sigg. Francesco e Pierluigi Martucci, accaduto secondo quanto riferito negli uffici del Comune, sia la pia solidarietà mostrata, sempre dal sindaco, all’arch. Bruno per quanto avrebbe subito da Francesco e Salvatore Martucci in via Cimitero. Le prove dell’accaduto in via Cimitero nella giornata del 27 novembre verranno, a breve, esibite agli inquirenti al fine di chiarire la verità dei fatti e punire chi ha diffamato, senza essere presente all’accaduto e ingiustamente, il buon nome di una famiglia che della legalità e della laboriosità ha fatto il primo motivo di vita e sostentamento come dimostrano i fatti e non le chiacchiere.
In primis come legale, nonché a nome della famiglia Martucci, sento, inoltre, il dovere di esprimere la mia solidarietà al Collegio dei giudici della II Sezione del T.A.R. Calabria attaccato ingiustamente dal sindaco Papasso nel comunicato stampa di ieri pomeriggio.
Un sindaco di una città che nelle sue funzioni pubbliche di primo cittadino invece di dare l’esempio di rispetto per le istituzioni, mostra disprezzo per la Magistratura e per l’Ordinanza cautelare di sospensiva che i Martucci hanno ottenuto, come se non fossero stati i binari del diritto e della giustizia le direttrici con cui gli stessi giudici amministrativi hanno valutato di concedere la sospensiva.
Il sindaco, forse a se assente in quel momento, auspica, addirittura, nel suo comunicato stampa, la chiusura dei T.A.R. come se non fossero un baluardo di giustizia e di legalità amministrativa anche nei confronti di chi vorrebbe fare “lo sceriffo alle giostre” . La legge, per fortuna, è uguale per tutti e la magistratura è più viva e presente che mai.
Di barbaro e inspiegabile, per il momento, vi è solo l’atteggiamento di chi, senza giustificato motivo, non vuole restituire al legittimo proprietario il chiosco di sua proprietà, illecitamente e indebitamente detenuto nell’autoparco comunale sito in via Provinciale n. 163 Cassano-Garda.
Grave e omissiva è la condotta di chi come il Sindaco, il Dirigente dell’ufficio Commercio, il Dirigente del Settore Urbanistica e il Comandante Atene (solerte a mettere i sigilli al chiosco dei Martucci prima della scadenza del termine il 29 luglio scorso) a sette giorni dalla sospensione del Piano commercio ancora non ha assunto nessun provvedimento per evitare che tutti i chioschi su via Cimitero esercitino il commercio nell’illegalità com’è a tutt’oggi.
Grave e omissiva è la condotta di chi, finanche dopo l’ordine di esecuzione imposto all’Amministrazione comunale di Cassano con l’Ordinanza di sospensiva del T.A.R., ancora non restituisce il chiosco ai legittimi proprietari e non trasferisce il chiosco su Piazzale Cimitero.
Nell’auspicare il pronto recupero del Cav. Francesco Martucci da ieri ricoverato nell’ Ospedale di Castrovillari, la comunità di Cassano Ionio conosce da sempre i soggetti in questione e conosce da sempre la famiglia Martucci per cui non saranno accuse false e strumentali a macchiare il buon nome degli stessi.
Tanto dovevo per obbligo professionale e di amicizia.
Castrovillari-Cassano, 28.11.2013 Avv. Livio Faillace