Sono finalmente iniziati, dopo mesi e mesi di attesa e di lungaggini burocratiche, i lavori di consolidamento statico e di ristrutturazione della Chiesa più grande della Marina (nella foto) intitolata al Purissimo Cuore della B.V.M. in cui è parroco da 25 anni don Pierino De Salvo. Il progetto, redatto dagli architetti Gaetano Leto e Sabrina Mainieri, dall’ingegnere Pietro Golia e dal geometra Raffaele Bloise in qualità di coordinatore del progetto e dei lavori, dispone di un finanziamento di 600mila euro messi a disposizione dalle Cei (conferenza episcopale italiana – fondo 8×1.000) che, integrati da altri fondi provenienti dalla generosità dei fedeli e dalle istituzioni pubbliche, serviranno a consolidare la struttura esterna ed a rendere più ospitale ed accogliente l’interno di un edificio di culto realizzato negli anni ‘60/’70 grazie alla solerzia del compianto don Cosimo Massafra, ma che oggi versa in condizioni di degrado e anche di pericolo per la pubblica incolumità. Infatti, da allora la Chiesa non aveva mai subito alcun intervento di manutenzione tanto che oggi dimostra evidenti segni di cedimento sia nel tetto che presenta abbondanti infiltrazioni di acqua piovana, sia nelle strutture portanti, al punto che il parroco ha dovuto zittire da tempo le campane perché le vibrazioni prodotte sulle arcate campanarie producevano il distacco di pezzi di calcinacci pericolosi per l’incolumità delle persone. Grazie a questo imponente intervento, la Chiesa sarà risanata nella sua struttura portante, sarà resa più bella ed accogliente al suo interno, con un grande “abbraccio” in legno sul presbiterio e una grande volta a sovrastare la navata, entrambi realizzati in materiale leggero composto da legno-vetro-resina e sarà completata con la dotazione di una Cappella Feriale di circa 100 mq. che sarà realizzata all’ingresso dell’attuale edificio, al posto della pericolosa scalinata che sarà sostituita da due scale asimmetriche e avvolgenti. I lavori, concordati e autorizzati dall’esecutivo comunale, partiranno proprio dalla realizzazione della “cappella feriale” e solo in seguito si estenderanno all’intero edificio.
Pino La Rocca