Continuano i disagi e di conseguenza aumentano le proteste da parte degli utenti perché presso l’ambulatorio di Endoscopia attivo presso il CAPT di Trebisacce è rotto da oltre un mese e mezzo il colon-scopio con il quale i medici eseguono gli esami del colon-retto. Le liste di attesa, già di sé lunghe, si dilatano ulteriormente anche perché il CUP continua ad eseguire prenotazioni e la Capo-sala del servizio ogni giorno deve fare una serie di telefonate per disdire gli appuntamenti. Cosa non certo brillante specie se, considerata l’enfasi con cui si incoraggia la prevenzione sanitaria, si tiene conto che si tratta di esami di tipo preventivo, destinati quindi ad intercettare anzitempo una delle patologie neoplastiche più diffuse. L’apparecchiatura, sottoposta a uno stress lavorativo in quanto solo in questi primi 10 mesi dell’anno ha eseguito oltre 800 esami di endoscopia è andato in avaria, sicchè le liste di prenotazione presso il CAPT di Trebisacce, che oltre a Cassano Jonio serve ben 18 comuni dell’Alto Jonio, sono arrivate fino ai mesi di aprile-maggio. Da oltre un mese l’azienda ha ritirato l’endoscopio per sottoporlo a riparazione ma da allora se ne sono perse le tracce. Da parte loro i medici interessati ed in particolare il referente sanitario dottor Vincenzo Adduci, hanno più volte sollecitato l’azienda sanitaria a dare risposte, ma dall’altra parte del telefono si accampano scuse e pretesti e si scarica la responsabilità sulla ditta interessata. Fatto sta il problema permane e le liste di attesa si allungano a dismisura.
Pino La Rocca