Continua in paese la penuria di acqua potabile al punto che ogni giorno in alcuni quartieri della Marina il flusso del prezioso liquido viene sospeso, con gli immancabili disagi e le conseguenti proteste da parte di tanti cittadini, soprattutto perché, nonostante gli interrogativi e gli appelli lanciati soprattutto attraverso il web, da parte degli amministratori tardano ad arrivare le necessarie risposte. Prolungata siccità, guasti e/o rotture sulla rete, difetti di distribuzione? Forse di tutto un pò, ma basterebbe fornire alle famiglie l’informativa necessaria a giustificarne le cause. Delle lamentele si è fatto portavoce il consigliere di Minoranza Davide Cavallo il quale, appellandosi all’ex articolo a14 dello Statuto comunale ha scritto: «-Stante il verificarsi della sospensione del servizio idrico in diversi quartieri del comune di Trebisacce, in particolar modo nella zona cosiddetta di “Sant’Antonio”; -visti gli artt. 43, comma 3, del D.Lgs. 267/2000 e 14 dello Statuto Comunale; -avendo ricevuto sollecitazione da molti cittadini che hanno denunciato il grave disagio che si vedono costretti ad affrontare, ignari della cause per cui si verifica il disservizio, -chiede di conoscere le ragioni e/o cause che determinano la sospensione del servizio idrico e comunque la mancanza di fornitura idrica nelle abitazioni dei cittadini di Trebisacce». Si tratta di un argomento di cui sicuramente si ragionerà nel corso del prossimo consiglio comunale che dovrà essere convocato, ope legis, entro il 30 novembre per l’approvazione del Bilancio di previsione 2014 quando siamo già prossimi alla fine dell’anno. Anche per questo, ma anche per poter conoscere più da vicino le problematiche correnti, i tre consiglieri di Minoranza Sposato, Cavallo e Corvino, attraverso una nota congiunta, hanno chiesto la convocazione del civico consesso con all’ordine del giorno la formazione delle Commissioni consiliari permanenti “Bilancio e programmazione” e “Ambiente e Territorio”, previste all’art. 11 dello Statuto comunale e disciplinate dall’art. 7 del regolamento dello stesso consiglio comunale. «Ritenuto – scrivono i tre dell’Opposizione – che la mancata costituzione delle Commissioni lede il principio di partecipazione e controllo da parte della Minoranza rispetto all’operato dell’amministrazione comunale in quanto organismi la cui presenza garantisce ai consiglieri di Minoranza di conoscere le questioni più importanti, di dare il proprio apporto alla valutazione delle stesse e di partecipare alla loro definizione…, chiedono al presidente del consiglio comunale Giampiero Regino di voler convocare, entro il termine di cui all’art. 39 del T.U.E.L., un consiglio comunale con all’o.d.g. la costituzione delle Commissioni consiliari permanenti».
Pino La Rocca